Al giorno d’oggi sono centinaia le patologie sottostimate per la loro condizione asintomatica e di conseguenza queste vengono sotto-diagnosticate e sotto-trattate.
L’osteoporosi è una di queste.
Le importanti implicazioni socioeconomiche e assistenziali la rendono una patologia di elevata rilevanza sociale.
La sua intensità aumenta col passare del tempo e colpisce in modo particolare le donne che stanno attraversando o hanno concluso la menopausa esponendo queste ultime a gravi fatture invalidanti.
CHE COS’È L’OSTEOPOROSI?
L’osteoporosi viene definita come malattia sistematica dello scheletro caratterizzata da una compromissione della resistenza delle ossa predisponendo il soggetto colpito a un maggior rischio di fratture anche conosciute come “”fratture da fragilità””.
Questa malattia silenziosa pare asintomatica fino al momento in cui non si formano le prime fratture che nella maggior parte dei casi si verificano all’anca, al polso e alla colonna vertebrale.
È classificabile in due forme:
1) forma primitiva: dovuta alla postmenopausa o con l’avanzare dell’età sia per gli uomini che per le donne;
2) forma secondaria: si consegue a causa di patologie, farmaci dannosi e a elementi di rischio legati a uno scorretto stile di vita.
Alcuni esempi sono riconducibili a malattie endocrine, malattie ematologiche, dell’apparato gastroenterico, malattie renali e reumatiche oppure a causa di un eventuale abuso di alcool, fumo e tossicodipendenza.
Anche un’immobilizzazione prolungata incide di gran lunga.
L’OSTEOPOROSI IN NUMERI
Da sempre l’osteoporosi rappresenta un problema rilevante per la sanità pubblica.
Nel mondo si contano quasi duecentocinquanta milioni di persone colpite indipendentemente dal genere, razza e abitudini.
Nel nostro paese sono in totale sei milioni coloro che ne soffrono e l’85% è rappresentato da donne in post-menopausa per l’appunto.
COME PREVENIRE L’OSTEOPOROSI
Per prevenzione s’intende un approccio a misure che impediscano o rallentino il presentarsi della malattia massimizzando quanto più possibile la densità minerale ossea iniziando già dall’infanzia.
Mentre per chi ne è già affetto è consigliabile non intervenire farmacologicamente ma regolando l’attività fisica e astenendosi sa uno stile di vita dannoso seguendo una dieta bilanciata evitando fumo, alcool ed eccessiva magrezza.
RIMINERALIZZAZIONE DELLE OSSA
Viene definita “”rimineralizzante”” qualsiasi preparato o sostanza il cui obiettivo è garantire il giusto apporto di sali minerali al nostro corpo.
Essi sono essenziali perché compongono molti tessuti, permettendo ai più piccoli di crescere garantendo la regolarità dei vari organi.
È possibile trovarli nelle ossa, nelle sostanze organiche e nei liquidi.
I sali minerali sono distinguibili in base al fabbisogno che il nostro organismo richiede:
– macro-elementi: sono quelli la cui presenza è elevata (fabbisogno che oltrepassa i cento milligrammi).
– oligo-elementi: sono quelli la cui presenza è disponibile in minori quantità (fabbisogno inferiore o uguale ai cento milligrammi).
I primi sono formati da elementi come il calcio che regola la coagulazione del sangue, il potassio, il fosforo che è parte integrante dei fosfolipidi e del DNA e del RNA, il sodio, il cloro che grazie alla sua produzione di acido cloridrico agevolano i succhi gastrici dello stomaco per la digestione, lo zolfo ed infine il magnesio che rappresenta una delle parti essenziali per il sostentamento del nostro scheletro.
Mentre i secondi comprendono minerali come lo zinco, il ferro, il rame, lo iodio, il fluoro, il cromo, il cobalto, il silicio, il vanadio, il selenio, lo stagno, il manganese, il nichel e il Molibdeno.
L’INTEGRATORI ALIMENTARI
Solitamente in questi casi è consigliabile assumere un integratore alimentare acquistabile in farmacia a base di Calcio Citrato e Vitamina D3.
Nello spazio sottostante verranno analizzati i suoi componenti essenziali.
CALCIO
Secondo degli studi il fabbisogno quotidiano di calcio varia a seconda dell’età e in base a determinate condizioni.
L’assorbimento di calcio cala con l’avanzare dell’età, la dose necessaria per i soggetti anziani sarà maggiore rispetto a quella di un ragazzo.
Questo è possibile trovarlo in svariati alimenti come il latte, lo yogurt, i formaggi, i legumi, le verdure a foglia verde, i crostacei, il pesce azzurro (alici e sgombri), frutta secca come mandorle e noci e alcune tipologie di acque cariche di minerali.
Solitamente nelle donne con età superiore ai cinquanta anni l’apporto di calcio giornaliero per il giusto sostentamento dovrà andare dai milleduecento ai millecinquecento milligrammi onde evitare possibili malattie cardiovascolari.
Solo il 98% del totale di calcio nel nostro corpo è contenuto nei denti e nelle ossa mentre il restante 2% è possibile trovarlo nel sangue.
Garantisce robustezza e forza.
VITAMINA D
La Vitamina D riduce sostanzialmente il rischio di frattura favorendo l’assimilamento del calcio agendo sui muscoli e sull’equilibrio.
Il fabbisogno medio di Vitamina D è compresa tra gli ottocento e i mille UI al giorno.
Tale fabbisogno è ricavabile anche dalla luce del sole.
In alternativa anche l’olio di merluzzo, salmoni. aringhe, latte e derivati, uova e verdure.
La Vitamina D3, anche chiamata colecalciferolo, si utilizza per curare gravi condizioni che colpiscono ossa e pelle.
Aiuta a facilitare l’assorbimento di calcio nell’intestino assicurandone l’assorbimento.
Ovviamente prima della sua assunzione è consigliabile consultarsi con il medico di famiglia o il medico di base onde evitare spiacevoli conseguenze che potrebbero aggravare la situazione.
PROTEINE
Le proteine sono essenziali per un adeguato mantenimento del sistema muscolare e del sistema scheletrico.
I protidi rappresentano infatti un’insieme di composti organici collegati fra di loro grazie a legami peptidici.
Queste sono assoggettate a continui ricicli, muoiono e nascono più velocemente di qualsiasi altri elementi del nostro corpo e possono essere classificabili in:
– enzimi: hanno il compito di accelerare le reazioni cellulari;
– proteine strutturali: conferiscono stabilità e partecipano al movimento;
– proteine di difesa: riconoscono ed eliminiamo le sostanze estranee all’organismo;
– proteine di segnalazione: controllano i processi cellulari;
– proteine recettore: ricevono e trasmettono i segnali cellulari
– trasportatori di membrana: regolano il passaggio di sostanze attraverso le membrane cellulari;
– proteine di trasporto: legano e trasportano sostanze all’interno dell’organismo.
IN CONCLUSIONE
Tutti gli elementi elencati sono essenziali se sono presenti in giuste quantità e se riescono a collaborare nel modo giusto, un po’ come se fosse una catena di montaggio.
Se uno degli elementi che compone il prodotto è difettoso questo andrà rimpiazzato.
Essendo tutti indispensabili ed essenziali significa che nessuno di loro debba essere trascurato.
Sarà proprio questo integratore unito ad una dieta equilibrata, un’attività fisica regolare ed a una giusta esposizione al sole a dare al vostro corpo tutti i benefici che merita
Basteranno quindi solo due bustine al giorno di questo integratore dopo ogni pasto per evitare che l’osteoporosi peggiori le vostre condizioni.
I risultati saranno tangibili fin da subito.
Noterete che non vi mancherà la forza per fare le cose che quotidianamente rappresentano un grosso ostacolo alla vostra vita.
Solo così potrete ottenere una giusta rimineralizzazione delle ossa.
Questo non è un prodotto frutto della scienza ma semplicemente frutto della natura.”