I sintomi di un raffreddore possono notevolmente accentuarsi su persone immuno-compromesse, a cominciare da bambini e anziani.

Le infezioni batteriche secondarie, spesso, possono provocare sinusite, faringite, bronchite, polmonite e otite.

Le infiammazioni agli orecchi, soprattutto, sono molto ricorrenti nei disturbi dell’apparato respiratorio.

In un terzo dei casi, infatti, timpano e martello risentono dell’azione patogena dei virus.

Nei soggetti già affetti da gravi malattie respiratorie, quali asma e enfisema polmonare, un semplice raffreddore potrebbe sortire effetti devastanti da tenere, oculatamente, sotto controllo.

Data la vasta e ben nota gamma di complicanze possibile e consapevoli delle categorie più a rischio, in particolare nei mesi più freddi, la profilassi è la prima difesa da mettere in campo: riposo, nutrizione e igiene personale, innanzitutto, ma anche evitare il più possibile luoghi chiuse ed affollati, e, naturalmente, rivolgersi al proprio medico di fiducia per avere un suo giudizio da esperto sulla necessità o meno di sottoporsi per tempo al vaccino antinfluenzale.