I bambini prendono dai 4 ai 10 raffreddori nel primo anno di vita.

La loro innata curiosità, il continuo richiamo di tutto ciò che li circonda, la voglia di toccare e di mettere in bocca, li mettono in continuazione in contatto con i virus.

A ciò si aggiunga un sistema immunitario scarsamente sviluppato e dunque facilmente penetrabile da parte di agenti esterni.

Ecco che i raffreddori per i neonati sono qualcosa di frequente che non devono creare panico nel genitore, ma neanche essere sottovalutati, soprattutto considerando il fatto che nei primi mesi di vita gli esseri umani non dovrebbero prendere medicine.

Si capisce che un neonato è raffreddato ovviamente dal fatto che gli cola il naso, ma non solo. Il muco di solito acquoso e chiaro può diventare denso e di colore giallo tendente al verde.

Altri sintomi sono la comparsa di febbre, se pure non alta, tosse, gola e occhi arrossati, starnuti.

Si badi bene che se i sintomi sono gli stessi, ma il muco rimane chiaro, non c’è febbre e il piccolo si gratta insistentemente, si è probabilmente di fronte a un’allergia più che a un raffreddore.

Per gestire al meglio il raffreddore in un neonato è opportuno per prima cosa liberare il naso.

L’istinto del bimbo, infatti, è proprio quello di respirare dal naso e per permettergli di farlo liberamente esistono apposite pompette che aspirano il muco.

In caso di muco molto denso è consigliabile trattarlo con qualche goccia di soluzione salina prima di provare ad aspirarlo. In aggiunta a questo è necessario che il bimbo beva molto, il latte materno a questo proposito è perfetto.

Per aiutare il deflusso del muco, ancora, si possono fare sessioni da 15 minuti chiusi in un bagno saturo di vapore (per ottenerlo far scorrere acqua calda dalla doccia) e far dormire il piccolo con la testa sollevata grazie a un cuscino posizionato sotto il materasso.

Tutto ciò dovrebbe bastare a gestire un normale raffreddore. Quando preoccuparsi invece?

È senz’altro giusto rivolgersi al medico quando il bambino ha meno di 3 mesi e la febbre supera 37,5°. Quando il bambino si stropiccia le orecchie o le labbra gli diventano blu.

Quando i sintomi non spariscono dopo una settimana e la tosse continua a peggiorare.