Ebbene sì, anche i nostri amici a 4 zampe si raffreddano. Spesso a trasmettere loro il virus sono proprio gli esseri umani che li circondano.
Per nessuno è piacevole ritrovarsi con l’influenza, ma per i nostri quadrupedi preferiti lo è ancora meno.

L’organo più colpito infatti è il naso, cosa che finisce per condizionare l’olfatto. Tuttavia, se noi esseri umani dell’olfatto possiamo fare a meno per qualche giorno senza grosse conseguenze, i cani non possono permetterselo.

È infatti il loro senso più sviluppato, attraverso di esso Fido codifica l’ambiente in cui vive e restare senza può rappresentare un bel problema.

Per questo è importante che il proprietario si accorga per tempo di eventuali raffreddamenti. Come?

I sintomi sono in tutto e per tutto simili a quelli che avverte anche l’uomo.

I due più evidenti sono starnuto e scolo nasale.

A questi può affiancarsi la tosse la quale non di rado porta a rimettere catarro. Se tali manifestazioni della malattia non scompaiono in 2 o 3 giorni, conviene rivolgersi a un veterinario.
Nel frattempo è saggio agevolare un decorso naturale della malattia avendo qualche piccola attenzione.

Posizionare la cuccia in un punto non attraversato da correnti d’aria. Assicurarsi che il pelo sia sempre asciutto, soprattutto al ritorno dalle uscite, eventualmente coprirlo con tessuto impermeabile.

Assicurarsi che assorba tanta acqua così da aiutarlo nell’eliminazione del catarro e nelle reidratazione. Potrebbe essere inappetente, in quel caso provare a somministragli acqua e medicine tramite una siringa senza ago.